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Voice-first future, la ragion d’essere di una skill chiamata e-Povo
L’idea s’insinua sempre meglio e ogni tanto, anche a cena, dice la sua e si mescola con le idee di teenagers, usi e abitudini di una famiglia mediamente digitalizzata. L’idea è quella di una conversazione senza frastuono digitale; di informarsi senza sovraffollamenti di pixel, di comunicare usando la voce e sottrarsi ai monitor. L’idea da cui nasce il prodotto e-Povo è quella di un voice-native publisher.
Sono partita da un “buongiorno Alexa” in una mattina di fine novembre del 2018 e sono finita a scaricare report, analizzare dati, ascoltare podcast, ri-sedermi in aula (!) e cercare fornitori e visionari.
In verità prima di tutto fu la voce che cercavo e il nome e che le diedi all’alba di un’ uggiosa mattina di Porto. Erano le 6 am del primo novembre dello scorso anno, gabbiani e voci dalla strada arrivavano nel tepore di un letto dal quale non volevo uscire nonostante la folle voglia che mi prende, ogni mattina, da quando ho 12 anni, di sapere cosa è accaduto nel mondo mentre dormivo. Non mi andava di prendere l’ iphone e intraprendere…