Una lista di cose, che forse sappiamo, sull’Intelligenza Artificiale.

30 spunti di riflessioni e di risorse sull’intelligenza artificiale, a partire dall’elenco di Alberto Romero di The Algorithmic Bridge.

grazia de sensi
8 min readOct 14, 2024

In questi ultimi tre anni,l’ hype sui temi dell’AI, mi hanno frullato bene e continuano a farlo. Seguo corsi di prompt design, ho due abbonamenti mensili più o meno costosi a servizi AGI, programmo gpts, provo i trial delle soluzioni che mi sembrano più interessanti, leggo e parlo con start-up appena nate con molto meno di quello che serviva prima, leggo, faccio test, applico..

Ho opinioni in costante divenire e le liste sintetizzate di certi studiosi, mi aiutano a schematizzare, o tentare di schematizzare, questo blob di umani alle prese con le intelligenze artificiali ANI, AGI e ASI. Umani che si sentono in dovere di avere un’ opinione fresca di giornata su ogni argomento che abbia per acronimo AI, ma che dimenticano puntualmente di far un bel respiro e di centrarsi, riconoscendo quello che sono.

Ho riflettuto su questo, leggendo il pezzo di Alberto Romero che seguo su Medium con interesse a proposito di temi che riguardano l’intelligenza artificiale. Mi piace perché lui ha una capacità di semplificazione empatica. “La lista delle 30 cose che ho imparato sull’AI” come tutte le liste mi ha attirato per il fascino take -away che di solito hanno le liste su di me ma poi mi ha lasciato, come sempre dopo la lettura di liste, un pò di nausea e ancora più fame e sete.
E allora ci ho lavorato sopra, e la ripropongo qui, con i punti tradotti in italiano e con l’aggiunta di una parafrasi e di un mia personale risorsa di approfondimento per ogni punto, o quasi.

1. Per sapere se uno strumento di IA funziona, non leggere i titoli degli articoli— provalo tu stesso
Alzi la mano chi non sa che i titoli tendono ad esagerare o semplificare. Usare gli strumenti permette di comprenderne meglio l’efficacia e le limitazioni.
Per sapere di più, leggi Hello world. Essere umani nell’era delle macchine di Hannah Fry.

2. Anche se scoppiasse la bolla dell’IA, i sopravvissuti costruiranno un nuovo panorama tecnologico; e come effetto collaterale, un nuovo panorama socioculturale
Anche se ci fosse un ridimensionamento nel settore, l’IA modellerebbe nuovi modi di vivere e lavorare.
Per sapere di più, leggi L’industria dell’AI sta diventando una bolla finanziaria

3. L’IA non prenderà il tuo lavoro, ma lo farà una persona che usa l’IA; molto probabilmente sarai tu stesso a sostituirti, usandola
Andiamo verso l’era de “una versione di me più consapevole, se non migliore”.
Per sapere di più, leggi Le superpotenze dell’intelligenza artificiale. Cina, Silicon Valley e il nuovo ordine mondiale” di Kai-Fu Lee

4. Le aziende si preoccupano degli azionisti, i politici dei voti, i giornalisti degli stipendi, i blogger delle visualizzazioni e i ricercatori delle citazioni. Trova il giusto mix di fonti per ciò che ti interessa
Capire le diverse motivazioni degli attori coinvolti nell’informazione sull’IA aiuta a orientarsi tra fonti più o meno affidabili.
Per sapere di più, leggi How to Read a Book di Mortimer J. Adler.

5. L’IA generativa è nella sua fase finale, ciò che verrà non sarà prezioso per ciò che genera ma per ciò che non genera
In futuro è aperto alla speranza per tutti gli autori e gli artigiani. L’ai potrebbe davvero diventare una sorta di filtro intelligente?
Per sapere di più, ascolta il summary dell’audiolibrio Life 3.0 di Max Tegmark.

6. L’IA non è la tecnologia “del futuro” ma del passato e del presente; semplicemente, non la chiamiamo IA quando diventa quotidiana
Molti strumenti che utilizziamo quotidianamente erano un tempo considerati IA. Una volta adottati, smettiamo di pensarli come tali.
Per sapere di più, leggi L’algoritmo definitivo. La macchina che impara da sola e il futuro del nostro mondo di Pedro Domingos.

7. L’IA richiede regolamentazione, ma non a scapito dell’innovazione
Una regolamentazione eccessiva potrebbe soffocare lo sviluppo. L’obiettivo è bilanciare sicurezza e progresso.
Per sapere di più, prova a leggere Armi di distruzione matematica di Cathy O’Neil.

8. Alcune persone avevano previsto ciò che sta accadendo oggi un decennio fa; seguile e potrai vedere (parte del) futuro
Alcuni esperti avevano anticipato le attuali tendenze. Seguirli può avere l’effetto di una finestra aperta sul futuro.

9. In ambito IA, tutto (anche il nome) è, ma anche non è marketing allo stesso tempo
L’IA è soggetta a un uso ampio del marketing. È importante distinguere tra valore reale e pubblicità.

10. Coloro che estremizzano l’hype e coloro che estremizzano l’anti-hype spesso provengono dalla stessa parte
Coloro che promuovono o screditano l’IA in modo estremo spesso condividono atteggiamenti simili, creando schieramenti poco obiettivi.
Approfondisci leggendo: AI: A Guide to Hype and Reality uno studio del MIT Technology Review.

11. In tempi di tumulti e controversie, ascolta chi parla poco; il resto prende posizione per costruire la propria identità
Chi osserva e studia, prima o poi fornisce analisi meno partigiane e più equilibrate.
Questo è un argomento da prendere in senso lato, può aiutarci non solo nel rapporto con l’Ai, leggere Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare di Susan Cain.

12. Studiare la matematica alla base delle reti neurali ti dà intuizioni che non puoi acquisire altrove
La comprensione dei principi matematici delle reti neurali offre una prospettiva profonda su come funzionano davvero gli algoritmi di IA.
Prova a leggere in inglese Deep Learning di Ian Goodfellow.

13. A meno che tu non sia bravo a fare previsioni, i risultati sul campo ti sorprenderanno fra un anno (o anche fra qualche mese) — rifletti sulla tua sorpresa
Torniamo sempre al punto che senza interiorizzazione e riflessione, non si va da nessuna parte. L’IA evolve rapidamente, ed è facile essere sorpresi dai suoi progressi. La riflessione è necessaria per comprendere il cambiamento.

14. L’IA non sarà sempre così economica — questo momento storico è stato un’anomalia ben accetta.
I costi dell’IA potrebbero aumentare man mano che diventa più complessa e specializzata, rendendo questo momento un’opportunità unica.
Qui un bell’ approfondimento The Economic Impact of Artificial Intelligence on Jobs and Society su World Economic Forum.

15. Provare seriamente strumenti di IA ha un costo trascurabile per te, ma un potenziale beneficio incredibile; le uniche persone che non lo fanno intenzionalmente sono coloro impegnati a screditare — e persino distruggere — il mondo dell’IA
Le opportunità offerte dall’IA superano di gran lunga i rischi se decidi di esplorarla senza pregiudizi.
Qui torna sempre in aiuto il mitico La singolarità è vicina di Ray Kurzweil.

16. GPT-5 sarà sorprendente per quanto sarà efficace; non puoi però pensare di sapere quanto sarà buona una tecnologia che si sta inventando mentre parliamo
Lo sappiamo bene che la rapida evoluzione di modelli come GPT rende difficile prevederne con precisione le future capacità, ma non resistiamo ai rumors.

17. Non stare nell’hype; l’IA è preziosa ma anche costosa da costruire, ecco perché le aziende la pubblicizzano per attirare investitori e mantenere vivo il mercato.
L’hype attira investimenti necessari per il continuo sviluppo dell’IA, ma non sempre riflette le sue reali potenzialità.
Leggi questo libro per approfondire The Hype Machine di Sinan Aral.

18. L’IA generativa è solo una piccola parte dell’IA, la maggior parte è predittiva (e.g. filtri antispam, sistemi di identificazione, filtri social media, e previsione)
Le applicazioni predittive dell’IA sono in mezzo a noi da anni e nessuno è andato in terapia per questo.
Ascolta il libro su Blinklist Prediction Machines: The Simple Economics of Artificial Intelligence* di Ajay Agrawal,

19. Fra dieci anni, la maggior parte (se non tutti) degli scrittori avranno incorporato strumenti di IA nel proprio flusso di lavoro
Gli strumenti di IA diventeranno probabilmente essenziali nel processo creativo degli autori, aumentando produttività e ispirazione ma io direi di tenere sempre ben in mente Carver.
Ti consiglio di leggere Il mestiere di Srivere di Raymond Carver.

20. L’IA è diventata come la politica; le persone hanno scelto il proprio schieramento, e nessuna nuova informazione cambierà la loro posizione, avendo ormai formato un’identità tribale invece di restare aperti ai cambiamenti
COme sempre, gli schieramenti estremi rendono difficile una discussione oggettiva sull’IA, che richiederebbe apertura e flessibilità mentale.
Prova a leggere, Psicologia del pregiudizio di Rupert Brown

21. Conoscere molto sull’IA ≠ diventare ricchi dall’oggi al domani
Come è noto a chi ha i capelli bianchi, la conoscenza teorica sull’IA non garantisce automaticamente il successo economico, soprattutto senza abilità pratiche.
Leggi bene, le gavette e le sperimentazioni di L’unica regola è che non ci sono regole di Reed Hastings

22. Credo che i x-riskers dell’IA (coloro che dicono “L’IA potrebbe ucciderci”) siano per la maggior parte persone oneste nonostante le loro opinioni insolite e l’intensità con cui le difendono
I paladini dell’umanità sono sempre esistiti. Certo, proteggere l’umanità, è compito arduo.
Approfondisci, leggi La nostra invenzione finale. L’intelligenza artificiale e la fine dell’età dell’uomo di James Barrat

23. Credo che coloro che la categoria di quelli che dicono “accelerare o morire” siano in gioco principalmente per i propri interessi anche se concordo di più con loro rispetto ai x-riskers
Che dire, chi non è portatore di interesse?

24. Sam Altman non è interessato ai soldi ma alla fama nei secoli dei secoli — non so se sia meglio o peggio
Non è il primo e non sarà l’ultimo dei moderni leader tecnologici a essere motivato più dal desiderio di lasciare un segno che dal guadagno economico, ma ciò può avere risvolti complessi.
Per sapere di più, leggi Gli innovatori di Walter Isaacson.

25. Attraverso AI puoi manipolare dati e statistiche per favorire qualsiasi argomento, dal nero al bianco — diffida di chi si basa su un solo studio
È facile trovare dati che supportano qualsiasi tesi, quindi è importante guardare sempre al quadro generale.
Per sapere di più, leggi Mentire con le statistiche di Darrell Huff.

26. La Cina vincerà la corsa all’IA se gli USA non cambiano mentalità; la libertà individuale spesso costa coesione sociale, che ostacola l’azione adeguata
Quanto la competizione globale nel campo IA può dettare l’agenda delle priorità culturali e politiche tra due paesi come USA e Cina? Zero.
Per sapere di più, leggi di nuovo Le superpotenze dell’intelligenza artificiale. Cina, Silicon Valley e il nuovo ordine mondiale” di Kai-Fu Lee

27. Poche persone amano l’IA; alcune la odiano; la grande maggioranza è indifferente o inconsapevole
Secondo il principio che riguarda in generale la tecnologia e il digitale, ce la cantiamo e ce la suoniamo in un disparuto numero di nerd.

28. Gli esseri umani amano la componente umana in tutto; il contenuto generato esclusivamente dall’IA funziona solo con inganno e truffe o altrimenti la gente non lo consumerebbe
Per ora, le persone preferiscono contenuti che includano un tocco umano, una tendenza che potrebbe però lentamente cambiare.

29. Per diventare bravo nell’IA devi (1) essere curioso, (2) usare gli strumenti, e (3) essere aperto a rivedere il tuo modello del mondo quando l’IA fa qualcosa di strano
Cosa aggiungere a questo punto? Niente.

30. La tua idea di IA cambierà nel tempo — ed è normale
L’IA si evolve rapidamente e, man mano che acquisiamo esperienza e conoscenze, è naturale che anche le nostre percezione cambino.
*Approfondimento:* *Thinking, Fast and Slow* di Daniel Kahneman.

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Spero che questo elenco completo ti sia utile! Se hai bisogno di ulteriori approfondimenti, fammi sapere.

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Written by grazia de sensi

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