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Lisbona e il Summit che impatta in modo esponenziale #realtime.
Sold Out per la nona edizione del Web Summit che in pochi anni è diventato il pellegrinaggio di startups, investitori e visionari. I numeri sono strabilianti: +2.000 startups di cui 95 arrivano dall’ Italia, 70.469 visitatori (di cui 46,3% donne, in questo caso fa bene dirlo) da 163 paesi, 1.200 speakers, +1.900 giornalisti.
Sul palco, o meglio dire sui 22 stages allestiti nell’area fieristica ex-expo di Lisbona, nomi altisonanti del campo della politica, della tecnologia, della scienza, della filosofia, dell’economia, dello sport, del web: Edward Snowden, Guo Ping, Eric Cantona, Margrethe Vestager, Katherine Maher, Bard Smith, Ev Williams, Tony Blair, Kate Brandt e molti altri. E poi nomi di giovani startuppers (da 18 ai 65 anni) che stanno vivendo e innaffiando l’immaginario di un futuro qua intorno.
Sono qui per il secondo anno e penso che avrei potuto impormi di più in passato e iniziare a frequentare prima questa linfa innovatrice. Non è un evento verticale è generalista e questo il suo valore aggiunto: il disruptive arriva dallo shake di filosofi, ingegneri, sviluppatori, scrittori, meccanici, markettari etc. E’ guardare lo stesso punto da prospettive diverse e con occhi diversi. E il web summit questo è, un grande emozionante shake di creatività…