La tecnologia sta trasformando l’esperienza umana?

Spostare l’attenzione dalla raccolta dei dati e dei target allo studio delle circostanze e “delle cose da fare”. La tecnologia è un processo di assemblaggio che parte dalle liste “cose da fare” e diventa una trasformazione che impatta.

grazia de sensi
4 min readJan 26

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Immagine generata con DaLL-E

In una recente NL della McKinsey, ho letto di un sondaggio somministrato a dirigenti globali. E sono partita per una riflessione che Battiato chiamava associativa. In questo sondaggio, si chiedeva ai manager che importanza avesse l’innovazione tecnologica nella propria azienda. Beh, l’ 84% ha riferito che l’innovazione è estremamente importante nelle proprie strategie di crescita. Il dato che mi ha però stupito, facendo partire la riflessione, è il dato successivo: tra di loro, il 94% si dichiara insoddisfatto dei risultati dell’ innovazione nelle proprie organizzazioni.
E parlando di manager di multinazionali, la cosa è preoccupante, mi sono detta, visto che programmi internazionali, europei, piani di sviluppo intergalattici hanno proprio “innovazione tecnologica e trasformazione digitale” come leitmotiv di ogni obiettivo.

Poi ho pensato, in effetti, se mi soffermo e osservo le persone della mia cerchia — variegate per età, formazione, interessi — , e valuto l’impatto tecnologico sulla loro esperienza umana, vedo pochi cambiamenti significati. Cioè quello che si chiama la lista delle “cose da fare” aderente al proprio ruolo — di mamma, imprenditrice, addetta alle vendite, dirigente, ministra e via dicendo — è rimasta invariata.

Ma quindi i big data? L’approccio data driven, gli esperti di dati arrivati in azienda per accelerare e migliorare le vendite ad esempio, non stanno innovando? Si, ma le risorse mobilitate non valgono i risultati, che spesso sono “casuali”, non frutto di un processo scientifico.
Insomma per questi global manager, la posta non vale la candela. E anche per le persone che mi stanno intorno, profilate a più non posso, la tecnologia non sta modificando l’esperienza umana, le “liste delle cose da fare”.
Quindi, si, la grande maggioranza delle innovazioni è ben al di sotto delle nostre aspettative.

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grazia de sensi

Digital Evangelist. I believe in humanity, in scientific progress and exponential tech. Here I’m! @Mum @Dreamer @Journalist @podcaster @BDManagerPublishers